Helena

Nonostante il difficile periodo della pandemia che ha praticamente paralizzato il Servizio di Volontariato Europeo (oggi European Solidarity Corps) in Europa, l’Associazione ha continuato a portare avanti i suoi progetti in corso. Tranne i mesi di totale lockdown nel 2020, a Porcia abbiamo ospitato Elise e Fiona dalla Francia e ora sta concludendo il suo servizio Helena dalla Germania. Non è stato facile ospitare con le numerose restrizioni e severe regole a cui tenersi, ma per le nostre splendide ragazze è comunque stata una opportunità poter vivere “in presenza” questa esperienza, grazie anche al tipo di attività, sanitaria e prevalentemente all’esterno, che svolgiamo.

Ciao! Sono Helena, ho 19 anni e vengo dal sud della Germania. Dopo quasi sei mesi del mio volontariato europeo a Porcia vorrei spiegarti come mi sono innamorata su tanti livelli: dei 10 cavalli, del lavoro con la squadra qui e dell’Italia in generale.

Ma cominciamo all’inizio. Quando sono arrivata in novembre 2021 era qualche anno che non sono salita su un cavallo. Però visto che come bambina ero già innamorata dei cavalli avevo il presagio che un volontariato con i cavalli fosse la cosa giusta. Il presagio è stato confermato. Subito ho realizzato che il lavoro con i cavalli qui è un processo di “learning by doing”. Sono stata fortunata che la volontaria precedente, Fiona, mi ha aiutato ad abituarmi a questa nuova vita. In generale posso dire che mi sono adattata velocemente al lavoro con i cavalli e le persone grazie alle colleghe e alla loro pazienza per le mie domande e sbagli.

Poi, una cosa che mi piace tantissimo è la grande motivazione e l’entusiasmo della squadra. Ci sono Anna e Isabella che tra l’altro fanno l’attività di psicomotricità/-cavallo con tanto amore per i bambini. O Carla che lavora in ufficio e fuori e ha sempre nuove idee creative e spontaneità. Poi c’è Valli che regna l’ufficio e lascia sempre libera una sedia per uno dei gatti. Dopo c’è Barbara che con la sua creatività e allegria crea terapie e organizza compleanni divertenti. C’è anche Giulia, la veterinaria e maestra di equitazione che conosce i cavalli come le proprie tasche e ha una risposta per ogni domanda. E un gran piacere di lavorare in una squadra così dinamica. Sono sicura che sono i cavalli, le colleghe e i volontari locali che rendono questo posto unico. Anche se vivo da sola in un piccolo appartamento nell’associazione non mi sento mai da sola. Da un lato, ci sono sempre i vicini: I cavalli, le galline e i gatti.

Da l’altro lato, ci sono persone di riferimento come Monica, la mia mentore che vive vicino con la sua famiglia. Hanno sempre la porta aperta per condividere momenti in famiglia con me e mi hanno mostrato posti importanti per conoscere meglio la regione.

Particolarmente anche grazie a Marianne, la co-fondatrice dell’associazione, e il suo marito Giorgio, che è impegnato nell’amministrazione, mi sentivo dall’inizio come a casa. Tra cene comuni con cucina italiana, giri nella regione o presentazione dei loro amici ho l’impressione di aver trovato una seconda famiglia grande e ho potuto imparare tante cose sulla lingua e la cultura italiana.

Per quanto riguarda il lavoro le mie responsabilità sono la preparazione dei cavalli per le terapie e l’accompagnamento nella terapia come coadiutore insieme con la terapeuta. Inoltre do una mano con diverse attività con bambini e cavalli, per esempio le lezioni, lo psicocavallo, il volteggio oppure i compleanni. Particolarmente bello trovo la possibilità di prendere lezione per andare a cavallo e di poter passeggiare con i cavalli sul campo perché è una bellissima sensazione di libertà. Dopo sei mesi ammeto che il tempo è volato via.

Insomma, sono molto grata per la generosità e l’ospitalità della gente che ho conosciuto qui. Quando finisce il progetto in due settimane vorrei tornare presto per ritrovare tutte le persone dell’associazione, i cavalli e i miei amici.

X